Niccolò Paganini è stato il più grande violinista dell’Ottocento e il precursore nella tecnica musicale moderna. Un virtuoso ribelle, celebrato come una rockstar dei suoi tempi.
Nelle sue performance corpo e musica diventavano un tutt’uno. Le dita della mano sinistra di Paganini erano dotate di una flessibilità estrema, probabilmente patologica e gli consentivano movimenti di estensione e velocità fuori dal comune. Molti suoi contemporanei ipotizzavano che tutto ciò fosse frutto di un patto con il diavolo.
In molti oggi affermano con relativa certezza che Paganini fosse affetto da una sindrome congenita ereditaria (detta di Marfan), che colpisce i tessuti connettivi e che causa l’aracnodattilia: una mutazione che rende le dita particolarmente lunghe e mobili.
Suoi i 24 capricci che tutt’ora sono studiati nei conservatori di tutto il mondo e restano tra le partiture tecnicamente più difficili della musica moderna.