Da un tragico naufragio del 1600 eccoci arrivati ai nostri giorni!
I trabocchi che possiamo ancora vedere e visitare oggi sulle coste dell’Adriatico sono i discendenti di rudimentali pontili che i nostri esuli naufraghi iniziarono a costruire per pescare con la fiocina.
Questo che vedete è uno di loro, il trabocco Lupone a Valle Grotte!
Con lo scorrere del tempo, i pontili prima evolvono in rudimentali macchine da pesca, grazie all’alleanza tra le due famiglie di artigiani, poi si perfezionano e, man mano che le tecniche si affinano, il pescato aumenta. Da attività per il sostentamento, la pesca col trabocco nei secoli si trasforma in una vera e propria attività imprenditoriale, che si diffonde pian piano dall’Abruzzo alla Puglia.
‘Traboccanti’, ‘Trabucchisti’ o ‘Trabuccolanti’, sono i nomi usati, a seconda della zona, per identificare gli artigiani, pescatori e ‘funamboli’ che ancora oggi, dopo 300 anni, sono in grado di costruire e di pescare con i trabocchi.
Grazie a tradizioni familiari che si tramandano da generazioni, i giovani continuano questa pratica con tutta la passione e la tenacia della loro stirpe. Siete pronti ad incontrarli?