“Una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e travi, che pareva un ragno colossale… la macchina pareva vivere d’una vita propria, avere un’aria e un’effige di corpo animato”.
Questa la descrizione che ne fa D’Annunzio.
Eccolo uno dei nostri Giganti, in tutta la sua magnificenza…
Visto da sotto è impressionante! I pali che sorreggono la piattaforma sembrano zampe giganti e ossute, le lunghe antenne si proiettano sul mare come chele mastodontiche e la grande rete, stesa a mezz’aria, sembra una tela lucente…
Signore e signori, ecco a voi i Trabocchi!
Di loro e dei loro custodi andremo alla ricerca nel nostro viaggio!
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