Le giornate si stanno allungando, profumi e colori si risvegliano

Basta una passeggiata in un parco o lungo un sentiero di campagna per scoprire i piccoli doni spontanei della natura: il gusto intenso del finocchietto selvatico, le foglie rugose della borragine e gli aromi del sedano e della bietola selvatica.

Sono erbe che i pastori conoscevano bene e che facevano parte della loro dieta quotidiana. Durante i lunghi spostamenti della transumanza, avevano con sé pochi ingredienti essenziali — pane raffermo, formaggio, magari lardo o olio — e li arricchivano con ciò che la terra metteva a disposizione. In quelle situazioni, infatti, si faceva tesoro del poco, anzi pochissimo, che si aveva a disposizione. Così nascevano piatti semplici, come il pancotto.

Queste pietanze erano considerate “cibo povero”, eppure sono presenti ancora oggi sulle nostre tavole e diventano prelibatezze ricercate nei ristoranti. Proprio perché nascono dalla scarsità, infatti, oggi questi piatti vengono spesso scelti come un’alternativa più leggera, gustosa e salutare alle nostre diete ipercaloriche!

Restate sintonizzati perché la settimana prossima saremo su un set proprio per raccontare la realizzazione di uno di questi piatti della tradizione pastorale!